Missione infermiere dell’Ospedale S. Raffaele al Benjamin Hospital

Ciao! Siamo Marta, Giulia, Chantal e Anna, infermiere dell’unità di ematologia e trapianto di midollo osseo dell’Ospedale San Raffaele di Milano, diretto dal professor Ciceri. Siamo state coinvolte nel 2022 nel progetto di affiancamento al personale infermieristico del Benjamin Hospital di Dodoma che si preparava ad inaugurare la sua unità di trapianto di midollo osseo. Tutto è partito tra l’ottobre e il novembre del 2021, quando due infermiere del Benjamin Hospital sono partite dalla Tanzania e sono arrivate all’Ospedale San Gerardo di Monza, mentre altri due infermieri sono arrivati all’Ospedale San Raffaele tra il novembre e il dicembre 2022.

Durante il loro soggiorno in Italia, Allen e Gerard, i 2 infermieri di Dodoma, sono stati seguiti un po’ da tutto il gruppo degli infermieri dell’U.O. TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO dell’ Ospedale San Raffaele. L’affiancamento si è concentrato soprattutto nel fargli capire la peculiarità del paziente trapiantato: i due ragazzi infatti avevano ottime basi conoscitive di partenza, pur se il loro percorso di studi è molto differente rispetto a quello italiano, ma non si erano mai presi in carico di un paziente sottoposto a trapianto di midollo osseo.
Fin da subito si sono dimostrati molto interessati, curiosi, attenti e pignoli nel chiedere spiegazioni. Anche se per loro era un modo di lavorare tutto nuovo, non si sono fatti intimorire e hanno cercato di apprendere il più possibile, traducendo anche in inglese i materiali a disposizione e condividendo l’esperienza italiana con i loro colleghi. È stata una grande opportunità di crescita professionale non solo per loro, ma anche per noi, a dimostrazione del fatto che l’infermieristica è un arte universale.

All’arrivo di Chantal a fine gennaio 2023, ha dovuto organizzare l’U.O. del Benjamin Hospital in quanto per varie vicissitudini non era stata praticamente allestita.

Superate le prime difficoltà iniziali, non certo senza timori data l’immediata esigenza di eseguire il primo trapianto, il gruppo infermieristico, guidato dai 4 ragazzi che avevano fatto esperienza in Italia, si è dimostrato molto accogliente e pronto a iniziare questa grande sfida. Chantal con l’aiuto dei medici Italiani, ha anche tenuto delle lezioni  per fissare alcuni concetti che sono alla base dell’assistenza al paziente sottoposto a trapianto.

Durante le settimane a seguire, invece, Marta, Anna e Giulia hanno concentrato la loro esperienza sia nel fissare certi argomenti  ( dall’utilizzo delle chemioterapie, diluizione farmaci, educazione al paziente), sia all’inserimento di nuovi infermieri provenienti da un’altra realtà lavorativa e con formazione differente, sia a trasmettere a tutta l’equipe tanzanese quanto sia importante prendersi in carico del paziente e della sua famiglia.

Alcuni dei pazienti, infatti,  avevano una condizione sociale di povertà, o comunque differente da come siamo abituati in Italia.

Per preservare i paziente dalle infezioni, si è deciso di prolungare il ricovero ad almeno 2 mesi. Ciò ha implicato che una volta eseguito il “lavoro tecnico” della giornata, era fondamentale stare con i pazienti, stimolandoli al gioco, al movimento, ad attività più cognitive e sostenendo anche la mamma che era sempre in stanza con loro.


È stata una grandissima esperienza per tutte noi, un grande scambio di conoscenze e un’ottima collaborazione tra due mondi lontani km ma accumunati dal far del bene per il paziente.

Riteniamo che la realtà tanzenese ha ottime potenzialità e di sicuro potrà salvare altre numerosi vite!

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